Da oggi saranno spedite 5,4 milioni di comunicazioni dei commercialisti ai propri clienti per rinegoziare il costo dell’assistenza legata ai nuovi adempimenti introdotti dal decreto legge fiscale che i professionisti non esitano a chiamare tassa occulta sulle partite Iva.
In una nota inviata nei giorni scorsi le Associazioni dei commercialisti, Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico hanno ribadito che il Governo «prosegue nella politica delle semplificazioni al contrario non soltanto ignorando professionisti e contribuenti ma affossando le stesse prospettive di crescita e sviluppo del Paese». Da parte della categoria dei commercialisti è stato espresso il massimo dissenso verso i provvedimenti che si rivelerebbero inutili contro gli evasori e vessatori nei confronti di chi le tasse le paga già.
La conseguenza, annunciata dalle associazioni di categoria, sarà dunque quella di un invito ai propri iscritti a spedire ai propri clienti (5,4 milioni di soggetti in partita Iva) la comunicazione in cui spiegano di esseri costretti a rivedere gli onorari per adempiere ai nuovi adempimenti introdotti e che sulla base delle sanzioni formulate si troveranno ad avere problemi in caso di errori materiali tanto da spiegare ai propri clienti di essere di fronte «al varo di una nuova TASSA (occulta, ma reale) sulle partite Iva.
E invitano i clienti/contribuenti a unirsi nella protesta.