La storia dell’italiano che vende il ketchup agli americani

La storia dell’italiano che vende il ketchup agli americani

A dettare i tempi in questa storia di imprenditoria italiana sono le stagioni. La primavera, l’estate, l’autunno e l’inverno. Patate, carote, pomodori, cetrioli e carciofi hanno fatto la fortuna della famiglia Nardelli, pugliesi di Conversano, che da cinque generazioni si occupano della raccolta e del confezionamento di frutta e verdura. Una storia come ce ne sono tante se non fosse che quella della famiglia Nardelli si lega a doppio filo alle generazioni che si avvicendano in azienda e alle innovazioni e ai cambiamenti che portano.

“I miei nonni andavano al mercato a vendere quanto raccoglievano nei campi ma era una vita difficile”, spiega Bernardino. Gli stessi genitori di Bernardino e Francesco, Anna e Giuseppe vendevano quanto coltivavano al mercato. Poi dieci anni fa è iniziata una nuova stagione per “Sapori di casa”, traghettata nel futuro dalla nuova generazione. Diversificare la produzione e andare oltre la vendita nei mercati: è con questo scopo che ri-nasce “Sapori di casa” che dopo aver riaccolto Francesco e Bernardino di ritorno dagli studi universitari, avvia la sua nuova stagione.

“Avevamo imparato a fare la salsa con mia nonna, perché non provare a commercializzarla con i nostri pomodori, ci siamo chiesti”- spiega Benny durante un’intervista a confimprenditori.it. E così la tradizione e la realizzazione di alcuni prodotti, come le confetture e i sott’oli, sono diventati il nuovo business per la famiglia che dai banchi del mercato si è spostata sugli scaffali di negozi e supermercati. Con una particolare attenzione all’eco-sostenibilità: “Sapori di casa” segue da sempre procedure di agricoltura biologica, con l’obiettivo riuscire ad offrire, attraverso i propri prodotti, la semplicità e il gusto di ricette genuine, ereditate dalla tradizione secolare e dalla passione per il lavoro dei campi. “Continuare a stimolare con il nostro operato l’economia locale, dimostrando che, consapevoli delle nostre forze e investendo in innovazione, anche le piccole aziende del sud possono diventare grandi e ritagliarsi uno spazio nel mercato globale come è successo a  noi”.

Bernardino e Francesco sono artigiani del gusto che cavalcano in pieno il fervore culinario di questi tempi e che su questa scorta reinventano il ketchup. “Festeggiavo i miei trent’anni ed ho creato delle salse per il buffet fra cui il ketchup che qualche giorno dopo abbiamo portato in un contest a New York”. Da lì si è aperto un nuovo capitolo per “Sapori di casa”. “Il nostro ketchup ha conquistato New York e presto arriverà anche in Canada e California spinto dalla fame di “made in Italy” che dilaga, racconta ancora Benny. Un successo, insomma, che però spinge ancora di più Bernardino e il fratello a rimanere con i piedi per terra. “Continuiamo a fare piccoli numeri nell’ottica di non snaturare i nostri prodotti e non sottostare alle logiche di mercato”.

Certo la vita da imprenditori non è sempre facile “in Italia in particolar modo c’è una fiscalità rigida e pressante in cui si rischia di rimanere imbrigliati ma questo non ci toglie la voglia di restare qui, anzi”. Una storia di successo quella dei Nardelli ma anche di forte attaccamento alle tradizioni. “E pensare che avrei voluto fare il pilota d’aerei – confessa Bernardino – ma rifarei tutto. Oggi sono un agricoltore felice”.

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