Pmi, come rafforzarle e renderle competitive in Europa

Pmi, come rafforzarle e renderle competitive in Europa

Focus sulle pmi e sui progetti nell’Ue

Promuovere la diffusione e la conoscenza a livello locale e nazionale tra le pmi delle politiche e delle tematiche europee. E’ questo l’obiettivo della nuova convenzione firmata a Roma, tra il Dipartimento per le Politiche europee della presidenza del Consiglio dei ministri e Unioncamere. L’intesa in concreto potrà contribuire a favorire iniziative per rendere sempre più efficaci gli Sportelli unici per le attività produttive (Suap), i punti unici di accesso delle imprese alla pubblica amministrazione per tutti i procedimenti amministrativi riguardanti l’avvio e lo svolgimento di una determinata attività economica. Sono, inoltre, previste iniziative, eventi e campagne informative e formative per accrescere la conoscenza, anche presso le piccole e medie imprese, delle opportunità del mercato unico e delle politiche e tematiche europee.

La convenzione  rappresenta una opportunità per far conoscere sempre più efficacemente al mondo della piccola e media impresa i vantaggi dell’appartenenza all’Unione europea e i servizi e gli strumenti che lo stare in Europa offre a imprenditori e professionisti. Solvit e il centro di assistenza per il riconoscimento delle qualifiche professionali istituiti presso il Dipartimento per le Politiche europee rappresentano due efficaci esempi di opportunità per far valere i diritti ed esercitare la propria attività. Da parte del Dipartimento è stata espressa la necessità sempre più stringente di rafforzare ogni iniziativa che favorisca la diffusione della conoscenza dell’Unione: questo è fra gli obiettivi del Dipartimento, è una priorità istituzionale tanto più oggi, all’indomani del rilancio nel 2017 del dibattito sul futuro dell’Europa in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario dei Trattati di Roma e alla vigilia del 2019 che sarà l’anno delle elezioni europee. ‘

Quest’intesa -come sottolineato dagli esponenti di Unioncamere– “arricchisce il quadro di alleanze che il sistema delle Camere di commercio sta mettendo a punto con le altre istituzioni del nostro Paese per avvicinare un numero sempre maggiore di imprese italiane ai mercati stranieri, a partire da quello europeo che resta il principale sbocco delle esportazioni made in Italy”.

Importante per il Dipartimento e Unioncamere far conoscere alle pmi le opportunità di crescita e le regole di ‘gioco’ per competere ad armi pari all’estero. L’internazionalizzazione, infatti, è una delle funzioni chiave che ci sono state assegnate dalla recente riforma camerale e che vedrà Unioncamere impegnata nel prossimo triennio a individuare, formare e preparare per l’export almeno 10.000 nuove imprese.

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