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Dijsselbloem, l’inconscio e i motivi dei populismi antieuro

“Al presidente dell’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem non piacciono i costumi dei popoli sud europei: nella sua cupa visione l’apprezzamento dei piaceri della vita, della bellezza e del buon vivere diventano il sabba dello sperpero in alcool e donne”.  Il presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo interviene sull’esternazione del politico olandese che ha sollevato critiche e polemiche.

Ruvolo definisce il giudizio di Dijsselbloem sui popoli sud-europei “Una caricatura macchiettistica che svela evidentemente i complessi di questo signore piuttosto che le abitudini dei popoli dell’Europa Mediterranea. Ma questa – continua Ruvolo – è materia da psicanalisi e la lasciamo a chi se ne occupa. Il dato politico ed economico invece è un altro: Dijsselbloem, già ministro delle finanze in Olanda, è il rappresentante di un potere europeo che da un lato applica con ottusa rigidità politiche di austerity squilibrate e punitive nei confronti dei cosiddetti Pigs – altro simpatico termine per definire i paesi dell’Europa mediterranea – e dall’altra li lascia assolutamente soli nell’affrontare affrontare l’emergenza migratoria scaricando soprattutto sull’Italia oneri e costi sociali del fenomeno”.

“Poi non si lamentino in Europa – continua il presidente di Confimprenditori – se nel continente esplodono i populismi e le politiche antieuro. Gli eurocrati tengano sotto controllo i loro rappresentanti e il signor Dijsselbloem venga a farsi una bella vacanza in Italia: gli servirà per distendere i nervi. Intanto sarebbe opportuno che tutti i parlamentari europei eletti in Italia chiedano, unitariamente, le dimissioni di questo signore dalla sua carica considerata l’assoluta incapacità di ricoprire un incarico pubblico”.

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13 Maggio 2024

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