È inutile piangere sul latte versato, bisogna evitare di perseverare negli errori del passato. Se oggi ci ritroviamo in una profonda crisi energetica che rischia di portare centinaia di migliaia di imprese al collasso lo dobbiamo alla situazione emergenziale scaturita dall’aggressione della Russia all’Ucraina. Ma non solo. Per 30 anni, infatti, la classe politica non ha solo sottovalutato il problema, ma lo ha volutamente ignorato. Oggi la realtà ci presenta il conto: bollette alle stelle, pescherecci e camion fermi per il caro carburante, imprese che chiudono, lavoratori in cassa integrazione.
Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. E bisogna riconoscere che sono le piccole e medie imprese e i piccoli imprenditori a tenere in piedi l’economia del Paese. Nonostante la guerra, l’inflazione, la crisi energetica e la mancanza di materie prime il pil italiano è in aumento dell’1% negli ultimi tre mesi e […]