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Incendi, bene fondo di solidarietà per le imprese ma basta inefficienze

Acqua e fuoco continuano a tenere sotto scacco la penisola. Prima gli incendi, quasi tutti dolosi e poi la siccità, stanno stringendo l’Italia in una morsa di cui ancora non si conosce con precisione l’entità dei danni. Ci rassicura sapere che il governo ha avviato un censimento in collaborazione con le regioni per quantificare i danni e verificare le condizioni per dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica. E’ importante, però che ora il governo si renda conto di quante imprese, e non solo agricole, a causa di queste calamità, rischiano una nuova crisi che potrebbe protrarsi per un lungo periodo. Ecco perché va nella direzione giusta, la proposta del ministro delle Politiche agricole,  Maurizio Martina di attivare un fondo di solidarietà nazionale, di aumentare gli anticipi dei fondi europei Pac, e di stanziare 700 mln per il piano rafforzamento delle infrastrutture irrigue. Non possiamo tuttavia dimenticare che dopo un primo impatto emotivo e una serie di annunci, gli interventi a favore delle imprese nelle zone terremotate si sono rivelati disorganici e frammentati e non sempre calibrati sulle reali esigenze delle stesse, molte delle quali ancora sono inagibili. Bene perciò la creazione di un fondo di solidarietà nazionale ma con un piano organico e strutturato nel tempo. Non dimentichiamoci che a risollevare le zone colpite dalle calamità è l’attività delle imprese senza la quale queste zone sarebbero consegnate alla depressione economica e alla morte civile.

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24 Luglio 2024

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