Sale ancora il debito pubblico ora serve una vera spending review

Sale ancora il debito pubblico ora serve una vera spending review

Il debito pubblico come certificato da Bankitalia sale a 2.278,9 miliardi. Un incremento dovuto soprattutto al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche. Un dato monstre che fa il paio con quello emerso dal rapporto Government at a glance dell’Ocse dove si rileva che l’Italia ha i livelli di retribuzione dei dirigenti della Pa più elevato rispetto alla media Ocse. Per non parlare dei tempi medi della giustizia: più di due anni per le cause amministrative, anche qui un primato, secondi solo alla Grecia.

Dunque? Dunque le politiche di spending review messe in atto fino ad oggi per contenere la spesa pubblica e renderla più efficace non sono ancora sufficienti. In un report del suo centro studi, Confimprenditori ha proposto diverse voci dove andare a tagliare la spesa pubblica improduttiva: a partire dalla riduzione di spesa significativa del numero dei dirigenti nel pubblico per avvicinarli alla media Ocse e Ue passando per la riduzione del numero delle centrali appaltanti per l’acquisto su beni e servizi e la razionalizzazione delle aziende partecipate dei comuni, tramite soppressione delle partecipate che non forniscono servizi pubblici.

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