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Lavoro: coinvolgere le agenzie per il lavoro. Altrimenti il reddito di cittadinanza non finirà mai…

E’ vero che i dati sull’occupazione resi noti il mese scorso sono confortanti, con un livello record di occupati complessivi. Tuttavia ci sono almeno tre ambiti in cui la performance dell’Italia può migliorare moltissimo: penso alle donne (c’è stata una crescita dell’occupazione sia su base mensile che su base annua, ma siamo lontani dalle medie europee), penso ai giovani, e penso complessivamente al Sud. 

La stessa positiva stretta sui criteri per la concessione del reddito di cittadinanza avvenuta nell’ultima legge di bilancio ha portato a un calo delle domande accettate (bene): ma ora occorre che queste persone si rimettano in gioco e scelgano la strada del lavoro regolare, non quella del nero. 

In questo senso, se fosse vera l’intenzione di mantenere il sussidio – transitoriamente – anche per gli “occupabili”, in attesa dei corsi di formazione (e dei relativi bandi e procedure), si tratterebbe di un pesante rallentamento. 

Lo ripetiamo ancora una volta: è il caso di coinvolgere le agenzie per il lavoro. Altrimenti, se aspettiamo tutto il percorso di formazione, rischiamo di non uscire mai dalla logica del sussidio.  Le cose da fare sono note: da un lato, far calare la tassazione su lavoratori e imprese; dall’altro, lavorare su base territoriale per un incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, anche coinvolgendo le agenzie per il lavoro. Molti settori (edilizia, ristorazione, hotel, agricoltura, per citarne solo alcuni) hanno un grande e immediato bisogno di personale. E contemporaneamente ci sono moltissimi italiani che hanno bisogno di lavorare. Occorre fare in modo che queste esigenze si incrocino rapidamente.   

Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori

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24 Luglio 2024

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